Domani… Dialogo con l’Anima (parte 2)

-Buongiorno, come stai oggi?

-Come se mi trovassi sulla cima di un dirupo e non sapessi come mettermi in salvo.

-Cosa c’è dietro di te?

-Un bosco.

-Bene. Non puoi tornare nel bosco?

-Ho perso la strada.

-Di certo se stai ferma ad osservare il dirupo non creerai un ponte dal nulla. Inizia a fare qualche passo indietro, non importa dove andrai. Troverai prima o poi una strada, giusta o sbagliata. A volte bisogna tornare sui nostri passi, o sbagliare, prima di trovare la strada giusta. È umano anche ammettere di avere sbagliato. È lì che dimostriamo di essere forti. Non è forte chi persevera nell’errore per non ammetterlo e fingere coerenza. Se una cosa non va più bene, si deve cambiare, o accettare. Ma non forzarla o lottarci contro. Non si vince contro l’universo. Hai sognato il tuo amore?

-No, ma l’ho pensato.

-Hai compreso perché si è allontanato da te?

-Perché io non sono libera. La nostra non era una vera relazione. Per certi versi non andava bene a lui, per altri a me. E non ho fatto o detto tutto quello che potevo per non perderlo.

-Ricordati che non possiamo perdere quello che non è mai stato nostro, e le altre persone non ci appartengono mai. Scelgono di stare o no con noi, ma anche quando ci sono vicine non ci appartengono, non abbiamo nessun potere su nessuno, né gli altri devono averne su di noi. Nemmeno i figli. Un conto è educarli, altro è controllarli. Educarli vuol dire insegnare loro a vivere la loro vita, a sviluppare i loro talenti, a fare a meno di noi, non a dipendere da noi, aiutarci da vecchi e non allontanarsi mai. Li mettiamo al mondo, ma non sono nostri. Non ci devono niente, se non amore. E noi a loro. Ma l’amore non è restare con noi a tutti i costi per tutta la vita. È riconoscere la loro missione d’anima e realizzarla.

-Qual è la tua missione d’anima?

-Perché non me lo dici tu che sei la mia Anima?

-Aiutare chi ti circonda. Tu hai un grande cuore, non sopporti le ingiustizie, né verso di te né verso gli altri. Il dolore, le privazioni, tutto ciò che crea dolore o sofferenza. Non puoi vedere le persone stare male e ti senti in dovere di fare qualcosa per loro. Però questo non va sempre bene. Perché dimentichi te stessa. Anche tu soffri, e devi pensare anche a curare te stessa, ad amarti, a prenderti cura di te. Come fanno gli altri a pensare a te se non fai mai vedere la tua debolezza, la tua stanchezza, se non chiedi mai aiuto? Attrai ciò che sei, non ciò che vuoi. Se vuoi energia per gli altri devi prima accumularne un po’ per te, se no cosa dai? Dimmi, qual è il libro che ti ha cambiato la vita durante il lockdown?

-La profezia di una curandera di Mamani.

-Perché?

-Perché è la storia di una donna che trova se stessa per stare con l’uomo che ama.

-Tu hai trovato l’uomo che ami, come lei, ma non è rimasto con te, come è successo a lei inizialmente, giusto? Però lei poi lo ha ritrovato. Quando?

-Quando ha trovato se stessa, e si sentiva completa e realizzata a prescindere dal fatto di stare o no con lui. Ha imparato chi fosse, tanto da attrarre la persona giusta.

-Bene. Ora tocca a te. Hai già lavorato su te stessa, e ti sei ritrovata. Ma non ti sei ancora accettata. Sei ancora in bilico tra la vecchia e la nuova te. La tua amica scrittrice ti dice da un po’ che è ora di accettare la tua parte strega e metterla d’accordo con la tua parte razionale. Nessuna è migliore dell’altra. Sono tutte e due te. Accettale entrambe e usale per realizzare i tuoi sogni. Credici. Hai sempre fatto bene quando in passato hai creduto in te.
Hai fallito quando hai solo ascoltato gli altri, o la tua mente. La tua mente non deve essere al servizio di luoghi comuni, della società o di chi hai al tuo fianco. La tua mente deve solo aiutarti a realizzare i tuoi desideri e la tua missione d’anima. A volte ti sembrerà di lottare contro i mulini a vento, di fare scelte assurde e controcorrente.
Bene!
Quella sarà la prova che stai facendo la “tua” scelta e non quella di un altro. Datti un obiettivo e perseguilo. Uno alla volta, passo passo, altrimenti diventa difficile. Un gradino alla volta salirai verso la luce che ti ha creata. Nulla avrà più importanza a quel punto. Sarai la tua pace interiore, la tua felicità. Fluisci verso la luce, fluisci verso ciò che ti dà pace. Il fiume scorre sempre verso il mare, non verso la montagna. Dove trovi resistenze, cerca di capire se sono frutto della tua mente. Allora allontanale con la meditazione. Sono blocchi creati da reazioni di sopravvivenza presenti nel tuo DNA o assimilati crescendo. In questo caso l’universo ti aiuterà a superarli. Se invece ti sembra di volere qualcosa, ma è l’universo che ti mette i bastoni tra le ruote, forse non è il momento giusto per quello. Ascolta sempre il tuo cuore e il tuo respiro per capire la cosa giusta da fare. La mente ti aiuterà a realizzarla. Non ascoltare la mente. La mente non pensa, elabora informazioni già presenti al suo interno arrivate da chissà dove e chissà chi. Non va ascoltata ma usata per la tua missione.

Ora pensiamo anche alle altre persone che ti hanno accompagnata in questa vita, o ti stanno accompagnando, vuoi? Vedrai che chi più ti ha fatto soffrire, più ti ha fatto crescere, anche se avresti preferito magari evitarti certi dolori…

 

Simona Argiolas

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